Estratto del libro

Federico Carra, avvocato e studioso di cultura orientale, ha deciso di rincominciare a studiare dopo il decesso del padre, per capire se si sarebbero mai rincontrati. Dopo molti anni di studio, di appunti e di schede, si è ritrovato con il materiale per un libro e con la tanto agognata risposta. Il libro esamina il testo dei Vangeli di Marco, Luca e Matteo, che vengono chiamati sinottici perché possono essere letti incolonnati, così da vedere subito le molte somiglianze fra essi. Gesù era ebreo e parlava e predicava in aramaico, ma tutti i Vangeli sono scritti in greco. Questo salto linguistico ha comportato un salto culturale e mentale, che ha modificato e in certi casi annullato il contesto ebraico di provenienza.

Il libro esamina tutto ciò e ha lo scopo di far conoscere al lettore l’ebraismo e la Palestina dei tempi di Gesù, tenendo conto delle molteplici vicende politiche, religiose e linguistiche. I racconti si inseriscono in questo ambito e i testi dei Vangeli sono esaminati tenendone conto. Le conclusioni che si possono trarre potrebbero sorprendere. Nella panoramica dei testi religiosi vi è una sostanziale uniformità di metodologia e di atteggiamento religioso (cioè di fede e di ortodossia) degli autori. Invece, quest'opera non segue la tradizionale metodologia della esegesi del Nuovo Testamento, ma riprende il metodo iniziato da Baruch Spinoza e da altri solitari, che consiste nell’applicare la logica elementare all’analisi dei testi, avendo come base una vasta conoscenza della materia.