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Eclissi del venerdì santo

I tre evangelisti sinottici riportano che alla morte di Gesù il sole si oscurò: "E venuta la ora sesta ci fu un oscuramento su tutta la terra", così Marco (15,33). Matteo e Luca riportano questa frase con minimi cambiamenti (Mt. 27,45; Lc. 23,44). Luca aggiunge un genitivo assoluto (τοῦ ἡλίου ἐκλιπόντος, tou heliou eklipontos) che viene inteso come riferimento ad una eclissi: il verbo ekleipo vuole dire "lasciare, venir meno" ma associato al sole (come qui) significa eclissarsi, e quindi "essendosi il sole eclissato".

Come universalmente ammesso, è impossibile che si sia verificato una eclissi di sole nel giorno della morte di Gesù. Gli ebrei usavano un calendario lunare, il mese incominciava con la luna nuova. La pasqua ebraica avveniva sempre nel giorno 14 di Nisim (il mese di primavera corrispondente a marzo-aprile) quando c'era il plenilunio, durante il quale è ben possibile una eclissi di luna, ma non di sole, essendo la luna in opposizione al sole.

Non è un caso che il fatto sia riportato da Marco, che scriveva quasi sicuramente a Roma e non era molto addentro alle cose ebraiche. Non desta stupore che Matteo confermi e aggiunga di suo altri elementi soprannaturali, il terremoto, i santi che risorgono, ecc. Stupisce invece un po' che Luca, uomo colto e che aveva fatto ricerche, non si renda conto dell'errore.

 


   

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