Le scritture dell'Oriente Antico

Verso la metà del IV millennio a.e.v. si sviluppano quasi contemporaneamente in Egitto e nella bassa Mesopotamia due sistemi di scrittura: i geroglifici egiziani e la scrittura cuneiforme. Prima delle scritture erano sicuramente già in uso i sigilli ("piccolo segno" in latino), cioè l'impronta personale lasciata su un materiale malleabile, in modo da attestare la identità del sigillante, e ancora molto prima i contrassegni, piccoli oggetti di argilla che rappresentavano unità di calcolo, e che risalgono alla invenzione della agricoltura e alla domesticazione degli animali, quindi verso il IX millennio a.e.v., che servivano per contare quantità di cereali, animali ecc.

Geroglifico è la tranlitterazione italiana della parola aggettivale greca ἱερογλυϕικός, hieroglifikòs, che significa "inciso sacro", riferito alle lettere, cioè i segni che venivano incise sui templi e sulle statue di dei e sovrani. Se trascritte sui papiri costituivano una scrittura semplificata, detta ieratica, usata fin dai tempi antichi, ed una ancora più semplificata, quasi stenografica, detta demotico (termine coniato da Erodoto), che si sviluppò verso la meta del VII sec. a.e.v. La scrittura geroglifica aveva contemporaneamente un valore fonetico, di ideogramma e determinativo (cioè alcuni segni volevano specificare un genere: per esempio, c'era un segno specifico che indicava che una certa popolazione era nomade, e non stanziale).

Esisteva anche una scrittura geroglifica "hittita", anche se era usata nel luvio, lingua indoeuropea della Anatolia; tale scrittura non sembra dipendere da quella egiziana.

La scrittura cuneiforme, come dice la parola stessa, consisteva nel tracciare dei cunei con uno stilo, cioè un giunco accuminato, su tavolette di morbida argilla, che venivano poi cotte; oppure venivano scolpiti su pietra, lapidi o statue.

Infine, da un punto di vista diacronico, si arriva alla scrittura alfabetica, molto più semplice da imparare e da scrivere, dove ogni segno identifica un suono. L'introduzione dell'alfabeto si fa risalire convenzionalmente al passaggio dall'età del bronzo a quella del ferro, cioè verso il 1200 a.e.v., ma sicuramente il processo, nella sua genesi, è stato assai lungo: il protocananeo e il protosinaitico sono esempi anteriori di scritture alfabetiche.

 


 

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